Maurizio Nocera – OFFICINA MARDERSTEIG – un incontro con Martino Mardersteig – ePub
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La figura dello stampatore-editore nasce nella seconda metà del Quattrocento, quando persone di grande cultura iniziarono a vedere nella stampa al torchio il mezzo per divulgare e rendere accessibile ad un numero più ampio di studiosi i testi più importanti, prima in latino e greco e poi in volgare. L’ultimo umanista del genere fu, nel Novecento, mio padre, Giovanni Mardersteig che ebbe la capacità di disegnare i propri caratteri (Griffo, Zeno e Dante), di scrivere testi fondamentali per la storia della tipografia, e di stamparli sul proprio torchio dell’Officina Bodoni, e quindi, di renderli accessibili al pubblico. […] Il destino, poi, lo spinse verso Sud e lo portò prima a fondare l’Officina Bodoni a Montagnola di Lugano, poco lontano dalla casa di Hermann Hesse, e dopo cinque anni, nel 1927, all’età di 35 anni, a Verona, per stampare l’Opera Omnia di Gabriele D’Annunzio, e dove trovò il luogo dove stabilirsi definitivamente. In seguito la produzione dell’Officina Bodoni fu talmente ammirata, da essere imitata. Negli anni ‘60 si potevano contare a Verona, ben 5 stampatori con torchi tipografici a mano attivi e dedicati alla stampa di libri di qualità; unica città al mondo ad avere questo primato.